Gennaio 1505. Chiuso nel suo studio, Niccolo Machiavelli, Primo Segretario della Repubblica di Firenze, non trova pace. Troppi sono i segnali sinistri apparsi in città nelle ultime settimane; impossibile non intuire che un grave pericolo è alle porte. Il cardinale Giovanni de' Medici, rampollo della famiglia esiliata che tutti ancora temono, è tornato, travestito da umile frate, per le strade che un tempo erano dei suoi padri e che adesso progetta di riprendersi. Nelle stesse ore tre anziani messaggeri sono stati orribilmente uccisi, carbonizzati da un fuoco d'insolita potenza, ma un attimo prima di morire sono riusciti a nascondere tre pergamene di antica fattura: alludono a un terribile segreto e a una congiura che, se non verrà bloccata in tempo, avrà conseguenze inimmaginabili, e forse non solo per la Signoria. C'è poi un giovane scienziato polacco che chiede di poter allestire una dimostrazione pubblica di fronte a sapienti ed ecclesiastici: grazie a uno strano globo dorato rivelerà la verità sulla natura intima del mondo e sulla forza che lo sostiene in cielo. E se tutto ciò non bastasse a turbare il sonno del Machiavelli, da qualche tempo anche la natura sembra essersi caricata di cupi presagi: nel cielo coperto di nubi, decine di grandi aquile volteggiano sopra i tetti dei palazzi, minacciose come angeli vendicatori in attesa del Giudizio.
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